L’arco: non è un elemento decorativo è un principio statico. L’arco nasce dall’OSSERVAZIONE
ARCHI
In conci di pietra cuneiformi pentagonali. La forma pentagonale del concio consente giunti a spessore costante tra i conci e semplifica la realizzazione della muratura.
In mattoni. La forma del mattone (solitamente a facce parallele) rende necessario un giunto cuneiforme che per archi di grosso spessore comporta un comportamento negativo dell’arco. Per archi di grosso spessore spesso si utilizzavano più ghiere sovrapposte (tipo B).
L’arco in basso a destra funziona meglio di quello a sinistra perché ciascuna ghiera ha lo stesso numero di giunti.
Arco zoppo o arco rampante. L’arco zoppo o arco rampante ha le imposte a due quote differenti.
Arco naturale. Al di sopra di un architrave inflesso si distacca un settore di muratura che può anche crollare lasciando pressoché indisturbata la statica del resto del muro. Al di sopra della linea di distacco (fessura tra muratura in sede e muratura in movimento) si crea così un arco naturale.
Pseudoarco (e pseudovolte). I primi tentativi di sfruttare il principio dell’arco naturale (osservato in natura o in strutture dissestate) riproducendolo sovrapponendo conci disposti con giunti orizzontali via via più aggettanti dà origine agli pseudoarchi (Porta dei Leoni a Micene) ed alle pseudovolte (Tesoro di Atreo a Micene).
Arco. L’arco propriamente detto è formato da una serie di conci disposti a giunti inclinati (in genere radiali) per il posizionamento dei quali è generalmente necessaria la realizzazione di una struttura provvisionale (centina) che sostenga le due metà dell’arco fino al collocamento del concio sommitale (chiave).
ARCHI
In conci di pietra cuneiformi regolari. La forma a cuneo dei conci consente di creare la curvatura dell’arco mantenendo costante lo spessore del giunto. La muratura viene realizzata sagomando i conci circostanti a contatto con l’arco.
In conci di pietra cuneiformi pentagonali. La forma pentagonale del concio consente giunti a spessore costante tra i conci e semplifica la realizzazione della muratura.
In mattoni. La forma del mattone (solitamente a facce parallele) rende necessario un giunto cuneiforme che per archi di grosso spessore comporta un comportamento negativo dell’arco. Per archi di grosso spessore spesso si utilizzavano più ghiere sovrapposte (tipo B).
L’arco in basso a destra funziona meglio di quello a sinistra perché ciascuna ghiera ha lo stesso numero di giunti.
In mattoni con conci di pietra. Nella metà di sinistra ci sono solo mattoni e i giunti hanno forma di cuneo, nella metà di destra, inserendo conci di pietra e modificando leggermente il profilo dell’arco si può diminuire la differenza di spessore del giunto tra intradosso ed estradosso.
Arco zoppo o arco rampante. L’arco zoppo o arco rampante ha le imposte a due quote differenti.